giovedì 16 maggio 2019

Quando i figli non rispettano i genitori, cosa fare


Oggi la società ci pone di fronte a maggiori difficoltà soprattutto per quanto riguarda l’educazione e il rapporto con i figli. Una società sempre più esigente in cui alle volte essere genitore diventa davvero un peso, in particolare quando arriva il momento in cui le cose si complicano, perché si complicano.
L’adolescenza soprattutto, diventa il primo vera banco di prova che ogni genitore teme, anche se le basi da cui partire e su cui lavorare devono essere messe già dai primi anni di vita. 


IL problema è che molti genitori oggi sono presi da troppe cose, lavoro e vita frenetica, che portano a tralasciare alle volte l’importanza di prestare attenzione al piccolo e di comunicare, fino a quando arrivati a 13-14 anni i ragazzi cominciano la loro trasformazione, una maturità sessuale che li porta a sentire tutto ampliato. Pensano di essere ormai adulti anche se in realtà non sanno ancora cosa sono davvero e vanno alla ricerca di risposte, la frustrazione e la necessità di fare quel passo verso l’età adulta diventa un campo minato per tutti i genitori, a maggior ragione per coloro che non hanno mai davvero prestato la dovuta attenzione al bambino che adesso sta diventando adulto.

Cosa fare, sono molti i genitori che si pongono questa domanda, soprattutto quando si trovano a dover gestire ragazzi che non li rispettano, con atteggiamenti di sfida che tanto ci mandano in bestia, quella presunzione di sapere come va il mondo, anche se sappiamo che del mondo ancora non hanno visto nulla. Armatevi di tanta pazienza perché la strada è dura ma se volete bene ai vostri figli e ora di fare qualcosa.

Prima di tutti comunicare con il ragazzo è fondamentale, la severità eccessiva non paga, provocherebbe solo un maggior allontanamento. Questo non significa che non bisogna stabilire delle regole. Bisogna venirsi incontro in qualche modo, se da una parte date maggiore autonomia, dall’altra farete capire che anche loro devono assumersi le responsabilità e le conseguenze delle azioni che commettono.
Il genitore deve assolutamente accettare che il figlio ha la propria personalità, la propria privacy, un suo modo di essere, da qui sicuramente ci sarà maggiore apertura e rispetto da parte di vostro figlio.

Qual è la cosa giusta da fare? Sicuramente comunicare e trovare un compromesso.
E’ molto importante comprendere cosa vostro figlio voglia dirvi, ma sempre senza perdere di vista l’importanza delle regole e del rispetto. Fategli capire quanto vi ferisce la sua mancanza di rispetto se questo è il vero problema e ponete dei limiti. Per quelli che si trovano di fronte ad episodi estremi, come eccessiva aggressività, il confronto con altri genitori dunque è quello che ci vuole. Per poter avere altri punti di vista e trovare magari strategie nuove.
Non siate oppressiva, ascoltate e abbiate tanta pazienza, solo così avete delle possibilità di stabilire un contatto con vostro figlio e avere rispetto.
I casi in cui l’odio diventa violenza fisica e verbale sono da ritenersi versioni patologiche, in questa situazione sarebbe opportuno valutare un percorso terapeutico e un counseling genitoriale, o una terapia dei genitori.

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