giovedì 16 maggio 2019

Educare senza urlare

Quanto è facile perdere la pazienza con i figli, soprattutto quando torniamo stremati da lavoro e abbiamo ancora un infinità di cose da fare, e i nostri figli cominciano a fare i dispettosi e non ascoltano quello che gli chiediamo. Spesso molti genitori si trovano poi a strillare come i disperati per farsi ascoltare, ma gli esperti dicono che non va bene e che questo modo di fare non migliora il rispetto delle regole tanto meno risolve il problema di farsi ascoltare. Al contrario incide a lungo andare sul rapporto e sul bambino, negativamente sulla sua stessa autostima.



Il vero segreto sono sempre le regole, poche e chiare, educazione è un fatto organizzativo. Non si può lasciare l'educazione al caso. I genitori che non stabiliscono regole chiare sono in balia dello spontaneismo. Non si tratta di comandi ma di regole oggettive, procedure stabilite in famiglia per vivere meglio insieme.

Occorre invece pensare a un modello di educazione dove l'aspetto organizzativo prevalga su quello emotivo, che costruisca una prospettiva efficace e precisa per mantenersi alla giusta distanza dai propri figli, offrire loro la sicurezza di cui hanno bisogno ma garantire allo stesso tempo tutta l'autonomia possibile.

La regola deve essere, chiara, comprensibili, utile alla crescita del piccolo, realistica e adeguata. Cioè il bambino deve essere in grado di attuarla e deve essere adeguata alla sua età. Un altro aspetto su cui riflettere è la figura dei genitori, in particolare quella del padre, che nonostante un po’ eclissato ha invece molta valenza nella crescita e nell’educazione del bambino. 

La figura paterna ha un compito arduo, deve educare al coraggio di correre dei rischi, ad affrontare difficoltà e pericoli e non far fare tutto alla mamma o essere iperprotettivo.

Persino i genitori devono dunque imparare a gestire la rabbia ed evitare di dare sfogo alle proprie frustrazioni urlando per farsi ascoltare, tanto meno fare l’amico.  E’ solo uno spreco di energie, che incide negativamente sul rapporto presente e futuro con il figlio. Ricordate sempre le tre parole d’ordine, regole, comunicazione e organizzazione, fare il genitore non è semplice ma ci sono tanti modo per provare a farlo nel migliore modo possibile, anche sbagliando, ma bisogna prendere consapevolezza dei propri errori e sapere rimediare, fatelo non solo per voi a soprattutto per vostro figlio che avrà una vita sicuramente più felice e una crescita sana.

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